Non bisogna pensare che San Lorenzo d’Ovada,
dove Maria Teresa Camera nacque l’8 ottobre 1818, fosse una borgata o
una contrada, per quanto piccola, composta da un gruppetto di case
raccolte intorno ad una chiesa. In realtà esiste una chiesa, esposta
sull’alto di un colle, in bella evidenza su tutta la campagna
circostante, ma non esiste e non esisteva un vero nucleo abitato: le
case, per lo più coloniche, sono anche oggi sparse in un vasto raggio,
tra i coltivi e le zone boschive.
Se
Maria Teresa è nata nella cascina Alberghino
e nella cascina Pasqualina ha
trascorso l’infanzia e la giovinezza, tutte le abitazioni del luogo
erano cascine, di maggiori o minori dimensioni, con qualche residenza più
ricercata appartenente a qualche proprietario terriero che, magari, non
abitava in zona tutto l’anno. Secondo una relazione parrocchiale del
1825, la parrocchia di San Lorenzo contava 426 abitanti, distribuiti in
una sessantina di famiglie, impegnate tutte, o quasi, nelle attività
della campagna.
Paola Piana Toniolo e Paolo
Bavazzano