Per coronare un sogno d'amore

Ci volevamo bene davvero Stefano ed io; avremmo voluto coronare presto il nostro sogno d'amore e formare la nostra famiglia, ma lui era ancora senza lavoro. Dopo il diploma e il servizio militare la ricerca di un'occupazione era andata facendosi sempre più frenetica e frustrante giorno dopo giorno e avrebbe forse incrinato la serenità che era sempre stata alla base del nostro rapporto.

Ero entrata in confidenza con loro, avevo raccontato la mia storia ed esse avevano preso a cuore i nostri problemi; il dialogo sincero e aperto mi aiutava a sperare in una soluzione imminente.

Le suore mi avevano parlato della loro fondatrice, conoscevo la città dove lei era  nata e aveva speso la sua vita a servizio dei bisognosi. Ero rimasta colpita dall'attenzione che Madre Camera aveva dedicato alla famiglia e ai suoi problemi, quella famiglia che Stefano ed io non riuscivamo a mettere insieme per concrete difficoltà. Le suore mi promisero che avrebbero pregato la Madre affinché sostenesse la nostra famiglia che stava per nascere.

In quel periodo Stefano stava preparando un concorso importante e, poiché presto avrebbe sostenuto le prove, chiesi alle suore di intensificare con me la preghiera alla madre fondatrice.

Stefano superò brillantemente il concorso, grazie alla sua forza di volontà e all'efficacia della preghiera di tutti. La cosa singolare, che mi colpì particolarmente (e sono convinta che non si tratti solo di una coincidenza), è che la prima comunicazione ufficiosa del superamento del concorso giunse il 24 marzo, anniversario della morte di Madre Camera.