Avevamo
fatto installare delle pompe elettriche, ma, siccome la corrente sovente
mancava, avevamo costruito due serbatoi per la scorta.
Un
bel giorno l'acqua cominciò a scendere molto piano dai rubinetti; si
pensò subito alle tubazioni che erano vecchie e poco adeguate:
sostituirle avrebbe comportato uno sforzo non indifferente, ma con
parecchi sacrifici riuscimmo a rimettere a nuovo tutto l'impianto. Il
lavoro servì a ben poco: l'acqua scarseggiava sempre di più. Ci fu
consigliato di aumentare la potenza delle pompe; in un primo momento il
problema sembrava risolto, ma dopo otto giorni l'acqua non arrivava più.
Le
difficoltà si susseguivano a non finire. Per far da mangiare andavamo a
prendere l'acqua da una famiglia vicina, poiché il nostro pozzo non
dava segni di vita. Nelle mie preghiere
dicevo: "Signore, vedi in quali difficoltà ci
troviamo!". Mi tornavano alla mente i disagi che la nostra madre
fondatrice e le prime consorelle avevano dovuto affrontare nella loro
opera di aiuto agli infelici della loro città e avrei voluto anch'io
mantenere l'animo sereno della Madre in mezzo alle avversità.
Purtroppo,
però, la situazione si
fece insostenibile. Un giorno chiamammo un esperto di pozzi
perché prendesse in esame il problema. L'uomo si calò nel pozzo
per un'ispezione; quando risalì ci disse che sul fondo c'era solo mezzo
metro d'acqua e che era necessario lasciarla asciugare ancora e poi
dare inizio a lavori di scavo per aumentare la profondità del
pozzo stesso.
La
situazione era grave: la mancanza di acqua avrebbe aumentato il pericolo
di malattie, considerato che in quelle zone non piove quasi mai.
Una
sera, angosciata per il problema, la disperazione mi suggerì di
rivolgermi ancora alla Madre e la pregai con forza: "Tu, Maria
Teresa, che hai conosciuto la fame per dar da mangiare ai poveri e il
freddo per riscaldare i derelitti, tu che passavi le tue giornate al
capezzale dei malati, tu che hai saputo infondere coraggio alle tue
figlie nei momenti più difficili, non puoi abbandonarci in questo
momento drammatico: prega per noi il Signore, affinché il nostro pozzo
possa darci ancora l'acqua che è vita".
Otto
giorni dopo il tecnico tornò per vedere se il livello era diminuito; si
calò nel pozzo e vi trovò due metri di acqua: eravamo salve!