Con dolcezza la zia mi raccomandava di essere
buono e di pregare. Non andavo solo ad Ovada: infatti la strada da San
Lorenzo era lunga, ma io ero sempre contento di partire perché sentivo
che la zia mi voleva davvero bene.
La zia era sempre affaccendata: papà mi
raccontava che passava le sue giornate ad aiutare i poveri, gli
ammalati, le persone in difficoltà, per cui lavorava giorno e notte.
Tante volte, quando arrivavamo, le suore filavano il cotone e la lana
con l'arcolaio e il fuso per fare la tela e le calze; le guardavo
incuriosito e chiedevo perché facessero tutto quel lavoro, la zia mi
rispondeva che quelle calze e quelle maglie erano per i poveri che non
potevano comprarle.
Mia zia era davvero tanto buona: era una Santa!
(Andrea Garbarino)